Esiste la possibilità che un veicolo possa essere intestato a più proprietari. Questa eventualità, solitamente si verifica in ambito familiare, ma non di rado capita anche tra soggetti che non hanno alcun legame di parentela tra loro.
Ovviamente, in caso di auto o moto cointestate cambiano leggermente le normative per la cessione del bene, ma cambiano anche alcune condizioni assicurative. Soprattutto si potrebbero configurare i presupposti per non usufruire di alcuni vantaggi legali in materia di assicurazioni.
Con questo articolo proveremo a fare un po’ di chiarezza su questa particolare eventualità.
Auto cointestata, quando i proprietari sono due
È consuetudine avere un’auto condivisa in famiglia, anche se spesso questa è solitamente intestata formalmente ad un singolo componente.
Solitamente un genitore concede in uso la propria automobile ai figli appena patentati, in modo da aiutarli ad acquisire sicurezza e ad accumulare ore di guida prima di passare, magari, ad una vettura di proprietà.
Può capitare però, in alcuni casi, come quando la vettura viene ereditata o quando si vuole dividere il costo della vettura con un’altra persona, che questa riporti sulla carta di circolazione il nominativo di due proprietari. Può essere il caso di un’auto sportiva, piuttosto che di un’auto da usare solo nel tempo libero come fuoristrada, jeep o altro.
Ovviamente, questa eventualità divide, di fatto, in due il possesso del bene. Conseguentemente ne derivano anche diritti e doveri in parti uguali per entrambi i soggetti interessati. Ragion per cui per la cessione del bene, inevitabilmente, sarà necessaria la firma di entrambi i proprietari.
Anche in situazione di disaccordo, un singolo proprietario potrà vendere in solitaria anche soltanto il suo 50% dell’auto. Va da se che, in questi casi, la gestione della vettura potrebbe essere tutt’altro che di semplice gestione.
Il meccanismo del Bonus Malus, la meritocrazia applicata alla guida
Le compagnie assicurative al fine di applicare un sistema meritocratico ai propri assicurati ha introdotto per le loro polizze assicurative automobilistiche il principio del Bonus Malus.
Questo principio assegna mediante le classi di merito (che possono andare dalla numero 1 alla numero 18) una variabile che condiziona l’importo del premio di una polizza RC auto.
Per classe di merito 1 si intende la classe migliore che può raggiungere un automobilista mediante un comportamento virtuoso e privo di sinistri. L’ideale da possedere nel momento in cui si andrà a fare un preventivo dal proprio assicuratore di fiducia.
Solitamente, quando viene sottoscritta una polizza assicurativa per la prima volta non si partirà dalle 18esima classe di merito, l’ultima, bensì dalla 14esima.
Nel caso in cui non si avranno sinistri nel corso dell’anno, si salirà di due classi mentre naturalmente si retrocederà di alcune classi nel momento in cui si avrà un incidente.
Ovviamente, anche qualora si cambiasse compagnia di assicurazione, la classe di merito resterà la medesima. Ciò è vigente da quando è stata introdotta la Legge 248 del 4 agosto 2006, nota a tutti come “Legge Bersani”.
Quali documenti sono necessari per cambiare compagnia di assicurazioni?
Il sistema del Bonus Malus è utilizzato da tutte le imprese di assicurazione. E le classi di merito resteranno tali anche nel caso in cui si andrà a cambiare il fornitore del prodotto assicurativo.
Nel caso in cui si trovi un preventivo più vantaggioso o se per altri vantaggi o garanzie si vorrà dare fiducia ad un altro operatore assicurativo bisognerà richiedere, entro 30 giorni dalla naturale scadenza del contratto, l’attestato di rischio.
In questo documento è riportato lo storico dei sinistri contratti negli ultimi 5 anni. E la classe di merito che il conducente avrà maturato nel corso del tempo.
Questo, insieme agli estremi dell’assicurato e dell’auto da assicurare è l’unico documento che andrà presentato alla compagnia di assicurazione. Anche se, a dire il vero, negli ultimi tempi neanche la produzione di questo documento sembra necessaria e può essere anche estrapolato direttamente dall’azienda assicurativa.
I vantaggi della Legge Bersani
Il Decreto Bersani ha introdotto la possibilità per un soggetto che acquista un veicolo (nuovo o usato che sia) di ottenere in “eredità” la classe di merito di un componente della famiglia con più esperienza di guida.
Ad esempio, se un genitore ha la prima classe di merito, il figlio convivente neo patentato potrà partire direttamente dalla classe di merito del genitore. In questa maniera eviterà di partire dalla classe di merito numero 14 e conseguentemente risparmierà sul premio assicurativo da pagare. Un vantaggio non da poco visto che per raggiungere la prima classe di merito dalla 14esima sono necessari ben 7 anni di guida impeccabile senza alcun sinistro all’attivo.
Va precisato che soltanto uno dei figli presenti nello stato di famiglia (condizione necessaria per applicare la Legge Bersani) potrà usufruire di questo beneficio.
Cosa succede alla polizza assicurativa in caso di auto cointestata
Nel caso in cui il veicolo presenti 2 proprietari, le compagnie assicurative per effettuare il calcolo del premio prendono come riferimento la classe di merito più bassa. Ad esempio, se due amici acquistano un’auto insieme, uno con classe di merito 6 e l’altro con classe di merito 12, il premio assicurativo sarà calcolata sul proprietario con la 12° classe di merito.
Questa condizione potrebbe risultare particolarmente sconveniente per gli acquirenti. Ragion per cui sarebbe il caso di valutare la possibilità, all’interno del proprio nucleo familiare, di poter usufruire dei vantaggi introdotti dal Decreto Bersani a fine anno 2006.
Quando conviene stipulare una polizza per un’auto cointestata
Le attuali normative scoraggiano, di fatto, la stipula di polizze assicurative su autovetture intestate a due proprietari. E conseguentemente la prassi dell’acquisto condiviso. Molto spesso possono insorgere contenziosi, soprattutto in sede di vendita.
Sostanzialmente esiste soltanto una casistica in cui questa eventualità può rappresentare un vantaggio. Ovvero quando uno dei due proprietari è estremamente anziano e per motivi di salute non intende guidare oltre. In questo caso, il proprietario più giovane potrà farsi “cedere” la classe di merito dal proprietario più anziano mediante un’apposita documentazione. Mentre il proprietario più giovane potrà usufruire della classe di merito ottenuta anche se dovesse acquistare una nuova autovettura.

ALBERTO ANGELIA
Sono uno scrittore specializzato nel settore assicurazioni e prestiti e vivo a Roma con la mia famiglia.
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