Una volta contratto un finanziamento è normale chiedersi cosa potrebbe accadere in caso di decesso dell’intestatario. Cerchiamo di rispondere a questo quesito.
Debiti e decessi
La legge prevede che, nel caso di decesso, i debiti del deceduto verranno assunti dagli eredi. In base alla propria quota di eredità, quindi, gli eredi subentreranno sia nel patrimonio passivo (debiti) che in quello attivo (crediti) del de cuius.
Ciò accade, tuttavia, esclusivamente se si accetta l’eredità, acquistando così formalmente la veste di erede; in caso di rinuncia, invece, non si acquisteranno i debiti (e i crediti) del defunto.
Finanziamento: cosa succede se l’intestatario decede?
Il finanziamento è un debito, pertanto, valgono le regole sopra precisate per qualsiasi altro debito. In caso di decesso, il finanziamento verrà trasferito agli eredi che abbiano accettato l’eredità, in base alla propria quota.
Facciamo un esempio che meglio chiarisca la questione: qualora ci fossero tre eredi e un finanziamento di Euro 90.000,00, ogni erede dovrà pagare Euro 30.000,00 ciascuno, in ossequio alla propria quota.
Se un erede non dovesse pagare la propria quota, gli altri non saranno obbligati in solido, quindi non dovranno corrispondere una somma ulteriore anche per l’erede inadempiente.
Come evitare che il finanziamento venga trasferito agli eredi?
Il primo modo per evitare che il finanziamento, in caso di decesso dell’intestatario, venga trasferito agli eredi è, quindi, quello di rinunciare all’eredità.
Questo metodo, tuttavia, presenta degli inconvenienti perché, oltre ai debiti, si rinuncerà anche ai crediti. Si consiglia, pertanto, di effettuare una valutazione preliminare al fine di comprendere se tale scelta possa comportare un vantaggio o uno svantaggio.
Altro modo per evitare il trasferimento del finanziamento è tramite la stipula di una assicurazione. Chiaramente questo metodo dovrà essere attuato nel momento di accensione del finanziamento stesso, ma garantirebbe la copertura del debito in caso di decesso dell’intestatario.
La polizza assicurativa a copertura del credito è detta Credit Protection Insurance (c.d. CPI) e garantisce il rimborso da parte della finanziaria/banca della parte residua di finanziamento al momento del decesso.
Al verificarsi dell’evento morte, quindi, la compagnia assicurativa estinguerà il finanziamento, dopo aver verificato che non vi fossero elementi di rischio clinico. Prima di sottoscrivere la polizza, infatti, accertatevi di non avere criticità nella vostra storia clinica.

ALBERTO ANGELIA
Sono uno scrittore specializzato nel settore assicurazioni e prestiti e vivo a Roma con la mia famiglia.
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