I finanziamenti a fondo perduto sono dei contributi non vincolati dall’obbligo di restituzione del capitale e dei suoi interessi.
Non necessitano di garanzie e possono essere concessi a chiunque ne faccia richiesta senza che sia disposta una valutazione sulla disponibilità reddituale.
Sono stanziati da enti pubblici o attività finanziarie pubbliche a favore di realtà imprenditoriali e imprese in fase di start up, per coprire una buona parte delle spese necessarie all’avviamento dell’attività. Sono concessi anche ad imprese avviate che vogliono consolidarsi maggiormente sul mercato.
Ai finanziamenti a fondo perduto, spesso, si affiancano anche altre tipologie di agevolazione come i finanziamenti a tasso agevolato, i prestiti a tasso zero, il rimborso di interessi bancari.
La concessione dei finanziamenti a fondo perduto avviene tramite bandi, di norma, per poter accedere a questo capitale, bisogna presentare un progetto specifico e dettagliato, che contenga tutte le informazioni che riguardano l’attività imprenditoriale da avviare o consolidare.
Chi sono gli enti che erogano i finanziamenti e i contributi a fondo perduto?
L’erogazione dei finanziamenti e contributi a fondo perduto avviene dagli enti pubblici nazionali ed europei. Infatti, è possibile ottenere il capitale a fondo perduto dall’Unione Europea, dallo Stato, dalle Regioni e dai Comuni.
I finanziamenti e contributi europei a fondo perduto sono solitamente disponibili sul sito dell’Unione Europea, consultabili da qualunque cittadino.
C’è da evidenziare che la maggior parte dei finanziamenti a fondo perduto sono emessi direttamente dallo Stato tramite Invitalia. I Comuni e le Regioni, propongono i bandi da “Fondi strutturali Europei”, erogati dagli enti preposti alle regioni che hanno dei piani strategici di sviluppo da raggiungere.
Chi può richiedere i finanziamenti a fondo perduto?
La richiesta dei finanziamenti a fondo perduto può essere fatta da diverse categorie. Le attività imprenditoriali che nascono in aree svantaggiate permettono l’accesso al capitale ai giovani di età tra i 18 e i 35 anni, con lo scopo di favorire l’occupazione e l’immissione nel mercato del lavoro.
Il finanziamento a fondo perduto è rivolto anche alle donne. La legge sull’imprenditoria femminile ha garantito pari opportunità portando un netto miglioramento dell’economia territoriale.
Un’altra categoria è quella delle start up, ovvero, di chi vuole avviare una realtà imprenditoriale importante e ha bisogno di finanziamenti per partire. Anche i disoccupati possono ottenere il capitale a fondo perduto per lanciare delle piccole attività imprenditoriali sul territorio.
Esistono anche dei fondi destinati alle imprese già avviate e consolidate nel tempo che voglio ampliarsi e investire in dei settori strategici come, ad esempio, l’innovazione tecnologica.
Come fare richiesta: procedura e requisiti
Ogni bando per il finanziamento a fondo perduto indicata l’importo massimo cedibile per ogni azienda che risulta idonea. La prima cosa da fare è consultare i Bandi disponibili e in corso di validità per individuare quello più adatto alle proprie esigenze.
Generalmente, per fare richiesta di un credito a fondo perduto bisogna presentare la seguente documentazione:

- Progetto completo (Business plan) dell’attività imprenditoriale che, deve contenere le informazioni economiche e finanziarie del territorio in cui si vuole lanciare la start up.
- Gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine
- Tutte le spese che verranno coperte con i fondi ottenuti dal bando.
Insieme a questi documenti, è necessario inviare la modulistica presente nel bando all’ente erogatore, sarà poi quest’ultimo a valutare la possibilità di concessione del finanziamento.
Ogni tipologia di finanziamento a fondo perduto può essere richiesta e ottenuta in diverse modalità: in alcuni casi si procede tramite graduatoria o procedura valutativa, fino all’esaurimento del credito disponibile.
È importante tener presente che i contributi a fondo perduto hanno una disponibilità limitata e l’attesa per ottenerli può essere molto lunga.
I requisiti
Tutti i requisiti per l’ottenimento del finanziamento a fondo perduto sono inseriti nel bando dell’ente erogante, in linea generale sono:
- Titolo di studio o competenze tecniche relative alla finalizzazione del bando
- Forma societaria ( se richiesta)
- Requisiti specifici del bando
- Capacità e realizzazione di una progettazione strategica di marketing per collocare la propria attività sul mercato.
Come si possono investire i finanziamenti a fondo perduto?
In generale, i finanziamenti a fondo perduto o il credito a tasso agevolato concessi dagli enti pubblici, possono essere impiegati per l’acquisto di beni strumentali, fondamentali per avviare l’attività imprenditoriale o per consolidare, sviluppare o ammodernare una già esistente.
Ad esempio, i fondi possono essere investiti per comprare arredi, attrezzature, macchinari, dispositivi hardware, software .
Ma anche per organizzare corsi di formazione e sviluppo, per acquisire consulenze o acquistare brevetti, marchi, software, certificazioni o investire in marketing e pubblicità.
Dove trovare i bandi dei finanziamenti a fondo perduto 2021
Se vuoi restare sempre aggiornato sui finanziamenti a fondo perduto disponibili da Fondi Strutturali Europei, visita il sito dalla Commissione Europea.
Per i bandi statali puoi consultare il sito della pubblicazione amministrazione e di Invitalia, agenzia che sostiene lo sviluppo di alcuni settori e, che opera sotto mandato governativo.
Finanziamenti agevolati 2021 – Le opportunità sempre attive
Se non sono presenti bandi a fondo perduto aperti o in cui non rientri tra i requisiti richiesti, puoi sempre provare ad accedere a dei finanziamenti agevolati, pensati per sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile.

A differenza dei finanziamenti a fondo perduto che, non richiedono la restituzione del capitale concesso né degli interessi, i finanziamenti agevolati vengono erogati con tassi di interesse ridotti e molto vantaggiosi rispetto a quelli offerti da banche e istituti finanziari.
Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità (Garanzia Giovani)
In questa tipologia di finanziamento agevolato rientrano le nuove attività imprenditoriali in qualunque forma: lavoratore autonomo, azienda, microimpresa e franchising.
Questa misura prevede una seria di servizi che aiutare a sostenere l’avvio di attività da lavoro autonomo o di impresa, ed è rivolto ai giovani con età fino a 29 anni.
Uno strumento finanziario particolarmente utilizzato è il Fondo SelfieEmployment, fondo che sostiene economicamente tutte le start up con la concessione di prestiti a tasso zero con importo massimo fino a 50 mila euro, restituibili in 7 anni.
Per ottenere questa agevolazione bisogna risiedere in Italia ed essere iscritti nel programma Garanzia Giovani, avere un’età tra i 15 e i 29 anni; non avere un lavoro e non essere impegnato in percorsi di studio/formazione o in tirocini.
Accesso al credito per l’imprenditoria femminile
Si tratta di agevolazioni di accesso al credito rivolto a giovani donne libere professioniste o che vogliono lanciare una start up. Attualmente questa possibilità è valida fino al 31 dicembre 2021.
La promozione di queste agevolazioni è dell’ABI in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri(Protocollo d’intesa).
Le banche che aderiscono al protocollo devono mettere a disposizione un plafond finanziario destinato alla concessione di finanziamenti a condizioni agevolate, per tutte quelle donne che vogliono iniziare un’attività lavorativa autonoma o imprenditoriale.
Questi finanziamenti sono stanziati con lo scopo di investire nello sviluppo dell’attività di impresa o libera professione, con predominanza a partecipazione femminile. Maggiori informazioni qui.