Come forse saprai, in Italia i microprestiti sono diventati molto comuni e facili da richiedere.
Per quale motivo? Ti possono permettere di far fronte a un evento imprevisto, come pure di effettuare un viaggio improvviso e ti consentono una maggiore disponibilità di denaro contante per far fronte a mille situazioni.
Microprestito di 2000 euro: ecco dove e come puoi richiederlo
Ti abbiamo già spiegato che puoi ottenere un prestito di 2000 euro, se hai necessità di una somma extra di denaro.
Devi sapere che i microprestiti, che appartengono alla categoria dei prestiti personali, possono essere suddivisi in prestiti finalizzati e non finalizzati.
Puoi utilizzare i prestiti finalizzati per acquistare un servizio oppure un bene (una visita medica, un computer, un viaggio etc). Puoi anche richiedere un prestito non finalizzato, se non hai intenzione di dichiarare come desideri spendere i soldi ricevuti.
Sia per ottenere un prestito finalizzato che un prestito non finalizzato devi essere un cittadino italiano oppure essere in possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità e devi avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni.
Inoltre, nella quasi totalità dei casi dovrai dimostrare all’istituto bancario da te scelto che disponi di un reddito di lavoro ( dipendente o indipendente).
Comunque, dato che 2000 euro non sono una grossa somma, a volte può non esserti richiesto di dimostrare un reddito di lavoro dipendente o indipendente e non ti verranno richieste ulteriori garanzie.
Se non hai un lavoro, a volte ti potrà essere richiesto di mostrare un affitto percepito.
Se non avessi nessuna fonte di reddito dimostrabile, molto spesso la banca ti chiederà di presentare un garante, che può offrire una garanzia in caso tu non sia nelle condizioni di restituire il prestito di 2000 euro.
Microprestito di 2000 euro: ecco le migliori offerte bancarie
Per ottenere il tuo microprestito di 2000 euro dovrai ottemperare a tutte le richieste che ti abbiamo illustrato nel paragrafo precedente ed essere in grado di mostrare tutti i documenti richiesti oltre, naturalmente, al tuo documento di identità.
A questo punto devi cominciare ad orientarti tra le molte offerte e proposte dei vari istituti di credito.
Le offerte sono molte e diverse e all’inizio devi esaminarle tutte e scegliere quella che ti conviene di più.
Se in passato non hai mai avuto problemi con i tuoi pagamenti e non sei divenuto insolvente, questo sarà un punto a tuo favore ed avrà molto peso nella tua richiesta di un prestito.
Tuttavia, dato che 2000 euro è un importo minimo, moltissimi istituti di credito offrono questo prestito.
Tra le molte offerte proposte attualmente dal mercato le migliori sono quelle di Poste Italiane, Agos Ducato, IBL Banca, ING Direct e Findomestic.
Alcune di queste banche ti offrono anche un prodotto, che è molto simile ad un prestito e, precisamente, una carta revolving.
Come funzionano le carte revolving? Si tratta di carte mediante le quali viene aperta una linea di credito, che è pari a quella di un comune prestito e a cui si abbina una carta che di solito appartiene ai circuiti Visa o Mastercard.
Per ammortizzare le carte revolving devi pagare mensilmente una somma, il cui importo rimane invariato.
Le carte revolving si rivelano uno strumento utilissimo, poiché le sommme che tu restituisci ogni mese per estinguere il tuo debito, servono anche a ripristinare il tuo credito, quindi hai un doppio vantaggio. Potrai quindi utilizzare il tuo nuovo credito successivamente.
Microprestito di 2000 euro: ecco la procedura per ottenerlo
Se hai richiesto un prestito o una carta revolving (i requisiti per ottenerli sono gli stessi), la banca apre un’istruttoria per esaminare la tua posizione.
Se in passato sei stato insolvente, se hai pagato con ritardo oppure sei stato giudicato protestato, è possibile che tu abbia problemi ad ottenere il prestito.
Ma ci sono due soluzioni.
La prima prevede che la banca ti richieda un quinto dello stipendio o della pensione. Per questo motivo la tua rata mensile non potrà superare questa somma e non verrà versata da te direttamente, ma dall’INPS se sei un pensionato oppure dal tuo datore di lavoro se sei dipendente. E questo, ovviamente, rappresenta una garanzia per la banca.
La seconda soluzione è che un tuo familiare o un tuo amico ti facciano da garante, firmando il contratto. Naturalmente, anche il tuo garante deve avere una pensione o un reddito di lavoro.

ALBERTO ANGELIA
Sono uno scrittore specializzato nel settore assicurazioni e prestiti e vivo a Roma con la mia famiglia.
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