prestito privato urgente whatsapp

In pochi sanno che WhatsApp non è solo un’applicazione con cui chattare con i propri contatti ma ha anche una versione professionale per aiutare i profili business.

Quindi, sì, c’è anche la possibilità di richiedere un prestito in pochi click!

Come richiedere un prestito via WhatsApp

Fino a pochi anni fa era una pratica comune richiedere un micro prestito alla propria banca tramite SMS, almeno così era nei paesi esteri dato che in Italia questa operazione non è mai stata concessa ed è un gran peccato.

Attraverso questa richiesta, infatti, gli enti concedevano una cifra molto bassa – tra i 50€ e 500€ – da restituire con tassi alti e in breve tempo.

Le motivazioni che spingevano gli utenti a fare questo genere di richiesta sono varie: da chi perde il portafogli e necessita di liquidità per prendere un taxi e tornare a casa, chi deve pagare una bolletta urgentemente ma si accorge di aver dimenticato il denaro da qualche parte, ecc.

Non sorprende che le banche estere abbiano sostituito questa metodica con l’applicazione di WhatsApp ma ciò non accade con gli istituti di finanziamento italiani.

Attualmente nessuno di loro è interessato a proporre questa metodica eppure è comunque possibile chiedere un prestito via WhatsApp. Come? Tra privati.

Come funziona il prestito via WhatsApp tra privati

Secondo la legge un privato può prestare il proprio denaro a un altro purché ciò avvengo seguendo delle norme, in caso contrario è usura.

WhatsApp diventa quindi la sede in cui stabilire le regole del prestito, ponendo quindi una stipula tracciabile e incontrovertibile. La prima regola in un prestito tra privati è che colui che fornisce il denaro non utilizzi tassi da usuraio.

Esiste un tasso soglia da non superare mai, calcolato dalla Banca d’Italia in base ai tassi del mercato ed elaborando un valore medio conosciuto come TEGM. Basta visionare il sito della Banca d’Italia per conoscere questo tasso e denunciare chi propone cifre da usura.

La persona che presta il denaro avrà il compito di dichiarare gli interessi percepiti nella sua Dichiarazione dei Redditi. Una volta rispettate queste regole, è possibile anche ottenere un prestito via WhatsApp per motivi di liquidità urgente.

Ciò è previsto anche dalle banche ma è necessario fare la richiesta del prestito in sede o via online, con una busta paga o un garante. Insomma, l’iter burocratico richiede più tempo e potrebbe essere complicato ottenerlo per alcune categorie.

Chi può richiedere un prestito via WhatsApp

Tutti possono fare domanda ma, in linea generale, è indirizzato verso categorie finanziariamente più fragili come: disoccupati, casalinghe, studenti, inoccupati, lavoratori con partita IVA, pignorati o cattivi pagatori.

Questa fascia di utenti è infatti esclusa a priori da alcuni prestiti e necessitano di alternative per avere liquidità urgente. In particolar modo, i pignorati e i cattivi pagatori hanno poche chance di ricevere un prestito in quanto nessuna banca glielo concederebbe, a causa di un insoluto nel loro passato.

Gli altri invece hanno bisogno di un garante, di un immobile di proprietà, di un contratto d’affitto come locatore a loro nome per poter procedere e non è detto che la banca accetti. Ecco quindi che il prestito tra privati diventa un ottimo modo per ottenere una certa somma in pochissimo tempo.

Ovviamente chi presta il denaro può anch’egli richiedere delle garanzie oppure far firmare delle cambiali per avere la sicurezza che l’altra parte restituisca il prestito. In caso contrario, potrà sempre rivolgersi al giudice e richiedere un pignoramento dei beni.

Come capire se è una truffa?

Non sempre WhatsApp si rivela un’applicazione di onesti quindi è bene capire subito quando si tratta di una truffa. Un imbroglione potrebbe infatti far credere a una persona di essere un privato che presta denaro ma in realtà il suo unico è estorcere dati privati e denaro. Come?

Magari dicendo di necessitare di una piccola cifra per istruire la pratica legalmente per poi sparire dalla circolazione.

Il primo passo quindi è non lasciare mai denaro, in nessun caso. Meglio fidarsi di persone conosciute, anche tramite vie intermediarie, così da avere la sicurezza che si tratta di un soggetto che lo fa per “lavoro” e non sia un truffatore.

In seguito, mettere nero su bianco una serie di condizioni così da controllare che i tassi richiesti non siano fuori soglia. In seguito dare e richiedere tutta una serie di garanzie così che entrambe le parti siano sicure di trovarsi di fronte a una persona consapevole e desiderosa di fare tutto a norma di legge.

Altre caratteristiche da controllare sono:

  • il soggetto che presta il denaro dovrà inviare in primis i suoi dati (senza ricevere quelli del richiedente, almeno all’inizio) così da valutare che l’indirizzo non appartenga a una persona che risieda all’estero;
  • il messaggio promozionale deve essere scritto in un italiano corretto;
  • non deve esserci nessuna richiesta di denaro iniziale;
  • fare sempre una ricerca incrociata sul web per controllare che non ci siano altre segnalazioni in merito.

Una volta appurato che la persona sia affidabile e “conosciuta” proprio per elargire prestiti, controllato il tasso e via discorrendo, si potrà procedere all’elargizione della cifra su conto bancario (utilizzare sempre metodi tracciabili).

Se le condizioni sono scritte via WhatsApp è bene inoltrare il tutto anche via mail, così che si abbia una sorta di contratto firmate da entrambe le parti e che fiscalizzi tutta la procedura.

La restituzione sarà decisa insieme, solitamente viene pattuita una cifra compresa di interessi, da inviare direttamente sul conto bancario. Ogni passaggio deve sempre essere tracciabile così che nessuno dei due possa fare il furbo ma agire in piena trasparenza.

Conclusione

In linea generale, è sempre raccomandato operare con il proprio istituto bancario di fiducia in merito ai prestiti, ma in casi in cui è richiesta una liquidità urgente ci sono i prestiti via WhatsApp. Attuando le dovute verifiche e chiedendo cifre di importi non troppo grandi, è una metodica da tenere in considerazione per poter ottenere una cifra urgente senza bisogno di garanti, buste paga e tutte quelle assicurazioni di contorno come accadrebbe in un istituto di credito.

ALBERTO ANGELIA

Sono uno scrittore specializzato nel settore assicurazioni e prestiti e vivo a Roma con la mia famiglia.

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