ssn assicurazione: Deduzione del contributo SSN della polizza RCA

I più attenti avranno notato che nell’elenco dei costi riportati nella polizza che sottoscriviamo annualmente per assicurare auto e moto è presente la voce “contributo al servizio sanitario nazionale”.

Si tratta, solitamente di una cifra iniqua rispetto al totale del premio assicurativo. Nonostante ciò, però, è bene conoscere cosa paghiamo e quali diritti abbiamo in merito ad essa.

Con questo articolo proveremo a fornirvi qualche informazione in più su questo contributo e soprattutto sulla possibilità di deduzione di quest’ultimo in sede di dichiarazione dei redditi.

Il compito del SSN

Per servizio sanitario nazionale, solitamente abbreviato con la sigla SSN, si intende l’insieme delle operazioni di assistenza sanitaria svolta all’interno del nostro Paese erogate sotto la gestione delle singole Regioni.

Un organo che svolge molteplici funzioni che tutelano il diritto alla salute dei cittadini, l’ambiente e molto altro ancora.

Uno strumento di assistenza che molti danno per scontato, ma che in alcuni stati del mondo non è garantito dallo stato, bensì affidato al privato. Con i pro e i contro che possono derivarne soprattutto in termini di incidenza economica per il singolo cittadino.

Si pensi che negli USA solo da pochi anni, sotto la presidenza di Obama, è stata ridotta la prevalenza dell’assistenza privata, sotto forma di polizze assicurative specifiche, permettendo idonea assistenza alle fasce meno abbienti.

Il contributo al servizio sanitario nazionale, uno strumento utile

L’Agenzia delle Entrate, ovvero l’agenzia fiscale della pubblica amministrazione italiana, definisce il contributo al SSN come una maggiorazione di costo che va a coprire l’assistenza agli automobilisti vittime di sinistro sulla strada.

Solitamente l’incidenza di tale contributo è pari al 10,5% del premio assicurativo netto pagato, ma solo per la copertura della responsabilità civile. Copertura, che come tutti sappiamo, è obbligatoria per la circolazione di qualsiasi tipo di vettura o moto.

Il contributo al SSN è deducibile sulla dichiarazione dei redditi?

Sorge spontaneo porsi questo quesito visto che abitualmente nella nostra dichiarazione dei redditi andiamo a dedurre tutte le spese mediche che sosteniamo nel corso dell’anno.

Purtroppo, l’attuale pacchetto di norme non consente la deducibilità del contributo al servizio sanitario nazionale. Anche se in passato non era affatto così.

Infatti, fino al 2011 questa quota si poteva dedurre per intero dalla propria dichiarazione dei redditi. Quota deducibile, dunque, senza alcuna franchigia o senza nessun altro tipo di limitazione.

Successivamente, la Legge Fornero, dal 2012 introduceva la franchigia di 40 euro per la deducibilità. Un importo significativo che escludeva una parte consistenze delle polizze. Una scelta, forse, anche poco meritocratica in quanto andava a consentire agevolazione agli automobilisti meno “virtuosi”. Dal 2014, invece, tale deduzione non è più consentita.

Si può detrarre qualcosa dal contratto assicurativo?

Come sopra evidenziato, purtroppo, ad oggi non è più possibile dedurre il contributo al servizio sanitario nazionale (SSN). Tuttavia, all’interno del contratto assicurativo c’è una voce di costo che può essere detratta in toto in sede di dichiarazione dei redditi. Stiamo parlando della copertura sugli infortuni del conducente.

Questa copertura non rientra tra le coperture obbligatorie per legge, tuttavia molto spesso è sottoscritta sia dagli automobilisti quanto dai motociclisti . Sia spontaneamente dall’assicurato che dietro consiglio del consulente assicurativo di fiducia.

Va fatta una dovuta precisazione, ovvero che questa quota è detraibile e non deducibile. Di seguito affronteremo proprio questa differenza per chi non abbia molta dimestichezza con la terminologia fiscale.

La differenza tra deducibilità e detraibilità

Un piccolo chiarimento è dovuto in merito alla deduzione o alla detrazione di un costo. Per deduzione si intende la sottrazione di una somma dal reddito. Tale sottrazione ridurrà, di fatto, la quota imponibile del reddito su cui poi verrà quantificato il tributo da pagare.

Diverso è, invece, il discorso, quando si parla di detrazione. Quando si parla di detrazione va intesa la parte che può essere sottratta ad una imposta al fine di stabilirne un ammontare inferiore. Ovviamente, tali detrazioni devono essere stabilite per norma di legge.

Va precisato che le quote riferite a tali premi assicurativi (ci riferiamo alla voce “infortuni del conducente”) è difficilmente presente, almeno lo era sino al 2021 per le dichiarazioni dei redditi riferite al 2020, sul mod. 730 precompilato.

Ciò è dovuto alla difficoltà di incrocio di tali dati e che per fruire della detraibilità è necessario inserire le opportune modifiche e conservare la pertinente documentazione per eventuali verifiche. La consulenza di un commercialista o di un CAF potrà risolvere ogni dubbio in pochi minuti.

ALBERTO ANGELIA

Sono uno scrittore specializzato nel settore assicurazioni e prestiti e vivo a Roma con la mia famiglia.

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