Per infortunio sul lavoro, si intende l’evento accidentale di natura gravosa nei confronti del lavoratore, il quale, in orario e luogo lavorativi, subisce un danno fisico o un qualsiasi tipo di lesione, di gravità tale da portarlo all’impedimento dello svolgimento delle sue attività professionali per più di 3 giorni.
Per poter provvedere alla salvaguardia delle vittime di tali problematiche lavorative, la legge, secondo indirizzamento della Costituzione Italiana, ha imposto un’assicurazione obbligatoria come principale forma di tutela per i medesimi soggetti.
Grazie ad essa, i lavoratori possono così avvalersi di un aiuto economico, attribuito in egual misura alla gravità del danno riportato in seguito all’infortunio sul lavoro.
Chi gestisce l’assicurazione obbligatoria per la salvaguardia dei lavoratori?
L’ente responsabile della gestione di tale forma assicurativa è l’INAIL, ovvero l’Istituto Nazionale Assicurazioni contro gli Infortuni sul Lavoro.
Tramite la salvaguardia dei diritti dei lavoratori, essa si accerta quindi della riuscita remunerazione economica da recapitare al malcapitato dipendente, al fine di supportarlo per un suo qualsiasi danno riportato, anche in caso la colpa sia da reindirizzare ad egli stesso o in caso l’accaduto sia avvenuto non propriamente sul posto di lavoro ma durante lo spostamento del soggetto per cause lavorative.
Cosa succede dopo un eventuale infortunio sul lavoro?
In seguito ad un eventuale infortunio riportato dal lavoratore, il quale si ritrova in posizione di impedimento per l’adempimento delle sua mansioni lavorative, a quest’ultimo viene quindi riconosciuta una somma economica giornaliera, che prende il nome di inabilità temporanea assoluta.
La quantità effettiva di questa indennità precedentemente citata, equivale al 60% della normale retribuzione giornaliera del soggetto incidentato per i primi 90 giorni, per poi aumentare fino al 75% della medesima per il successivo periodo di inabilità della vittima.
Allo scadere di tale periodo, il lavoratore che ha subito il danno, verrà sottoposto, per conto dell’INAIL, ad una perizia medico legale.
Questa viene effettuata per fare in modo da potersi effettivamente accettare a pieno delle condizioni del soggetto in ripresa e per individuare eventuali lesioni permanenti o di natura biologica riportate dalla vittima.
Tabella punti invalidità INAIL
In seguito all’approvazione del Decreto del Ministero del lavoro, avvenuta il 12 luglio del 2000, al fine di calcolare correttamente e gradualmente, la gravità e pesantezza di un danno biologico o di una malattia, pervenuti come conseguenza ad un infortunio o incidente concretizzati in ambito lavorativo, viene utilizzata dall’INAIL la tabella delle menomazioni.
Ognuna delle voci della suddetta tabella, rappresenta un tipo di danno subito dal lavoratore incidentato. A tutte queste voci viene quindi abbinato un punteggio, avente un valore che va da 0 a 100, e che indica effettivamente la gravità dell’invalidità permanente assegnata al tipo di lesione.
Così facendo, è ovvio che non si ha con certezza un vero e proprio dato assoluto, ma si possono offrire parametri di riferimento per facilitare e dare maggiori indicazioni al medico legale durante la fase di svolgimento delle perizie medico legali.
Riportando un effettivo esempio pratico, all’interno della tabella delle menomazioni è presente la voce di Duplice frattura vertebrale lombare. A questo tipo di lesione è abbinato un punteggio di 16, in quanto a valore dell’invalidità permanente.
Ciò significa che quindi, il medico legale, potrà valutare la lesione con un punteggio variabile fino ad arrivare al massimo prefissato di 16 punti. Ovviamente il tutto, valutando sul campo la specifica lesione con tutte le caratteristiche che ad essa possono corrispondere ed aggravare o alleviare la situazione della vittima.
Dunque, in conclusione, grazie a questa tabella, affidata all’INAIL per la salvaguardia del rispetto di tutte le norme rilegate attorno all’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro, l’effettivo compito del medico legale al momento della perizia medico legale, sarà quello di visitare la vittima dell’incidente lavorativo, diagnosticare le varie e possibili tipologie di lesione e confrontare le medesime con la tabella delle menomazioni INAIL, in modo tale da assegnare l’adeguato punteggio alla gravità delle lesioni riportate dal lavoratore.

ALBERTO ANGELIA
Sono uno scrittore specializzato nel settore assicurazioni e prestiti e vivo a Roma con la mia famiglia.
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